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I servizi postali comunitari pienamente liberalizzati entro il 2009

 

Bruxelles, 18 ottobre 2006 – Entro il 2009 il “mercato” postale comunitario sarà completamente aperto alla concorrenza. E’ quanto emerge da una proposta di direttiva avanzata dalla Commissione europea, in vista della  scadenza dell’ attuale regolamentazione postale. Con la piena apertura del mercato, gli operatori nazionali non godranno più del monopolio sulla posta al di sotto di un certo peso (attualmente fino a 50 grammi), noto come "settore riservato". Verrà offerta agli Stati membri la possibilità di scegliere, in modo flessibile, fra una serie di strumenti per finanziare la fornitura del servizio universale o la possibilità di ripartire fra più operatori l'obbligo del servizio universale. La nuova proposta di direttiva rappresenta la fase finale di un lungo processo di riforma che ha già portato ad aprire alla concorrenza ampi settori dei mercati postali nei paesi dell’Unione europea.

 Il commissario responsabile del mercato interno e dei servizi, Charlie McCreevy, ha dichiarato: "Sono fermamente convinto che il completamento del mercato interno per i servizi postali sia essenziale per garantire ulteriori passi avanti e consolidare i progressi e i risultati conseguiti fino ad oggi. Nel preparare la proposta abbiamo dato la precedenza alle esigenze dei consumatori e degli utenti. Con la piena apertura del mercato nel 2009, possiamo contare su più innovazione e servizi migliori a prezzi più vantaggiosi. Senza tale iniziativa, i mercati postali comunitari incontrerebbero sempre maggiori difficoltà a far fronte alle sfide poste dalla rivoluzione delle comunicazioni. L’apertura del mercato svolge un ruolo fondamentale per quanto riguarda la sostenibilità a lungo termine del settore e i posti di lavoro che crea”.

Mantenimento del servizio universale

La proposta mantiene gli obblighi che incombono attualmente agli Stati membri di garantire a ogni cittadino dell'UE un servizio universale di alta qualità, con almeno una raccolta e un recapito cinque giorni alla settimana. Essa rafforzerà, inoltre, la tutela dei consumatori e potenzierà il ruolo di regolamentazione delle autorità nazionali. La proposta mantiene l’obbligo di garantire i servizi postali a prezzi ragionevoli e anche la possibilità, per i paesi dell’Unione europea, di imporre una tariffa uniforme per gli invii a tariffa unitaria come gli ordini per corrispondenza.

Vantaggi della piena apertura del mercato

Con la soppressione dei settori riservati – sottolinea una nota della Commissione europea - gli utenti dei servizi postali potranno contare su un miglioramento e uno sviluppo dei servizi offerti. I fornitori del servizio universale – continua la nota - saranno stimolati ad essere più affidabili, più efficienti e a preoccuparsi maggiormente della clientela in considerazione della potenziale concorrenza di nuovi operatori. La piena apertura del mercato dovrebbe sviluppare la creazione di posti di lavoro in tutto l’ indotto postale.

I servizi postali comunitari sono attualmente disciplinati dalla direttiva postale del 1997 (97/67/CE) che ha introdotto un quadro regolamentare atto a garantire ai cittadini il servizio universale, pur limitando progressivamente la portata del settore riservato (che copriva inizialmente la posta al di sotto dei 350g, mentre dal 2002 è stato limitato a 100g per essere ridotto a 50g dall'1/1/2006). La direttiva, che mirava a garantire il miglior servizio possibile mediante una graduale apertura del mercato, con l'obiettivo finale di un'apertura completa nel 2009, include una disposizione secondo cui la Commissione dovrebbe presentare relazioni periodiche sulla sua attuazione e, entro la fine del 2006, confermare se la scadenza del 2009 possa ancora essere considerata adeguata. La Commissione propone ora, mediante la nuova direttiva di modifica, di confermare tale data. Una serie di Stati membri ha già aperto il proprio mercato alla concorrenza o ha progetti definiti per farlo entro la scadenza del 2009.

 

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