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Il Parlamento europeo si è pronunciato oggi sui futuri allargamenti
 

Ue, nuove adesioni solo se c'è capacità di assorbimento
 

Strasburgo, 16 marzo 2006 - Con 397 voti favorevoli, 95 contrari e 37 astensioni il Parlamento europeo ha adottato oggi la relazione di Elmar Brok, deputato popolare tedesco, sulla strategia per l'allargamento presentata dalla Commissione europea. Pur rilevando con soddisfazione l'avvio di riforme in Turchia, Croazia e in tutti i paesi dei Balcani occidentali, i deputati condividono l'accento posto dalla Commissione su condizioni eque e rigorose. Con esse, infatti, l'Esecutivo potrà definire criteri chiari ed oggettivi per ogni fase del processo di adesione e permettere il proseguimento dei negoziati «solo se pienamente convinto che tutte le condizioni siano state soddisfatte». 

D'altra parte, il Parlamento ricorda che la capacità di assorbimento dell'Unione «resta una delle condizioni per l'adesione di nuovi paesi». E in proposito sottolinea che per comprendere il significato della nozione di "capacità di assorbimento", è fondamentale definire la natura dell'Unione europea, compresi i suoi confini geografici. Pertanto, alla Commissione è chiesto di presentare, entro il 31 dicembre 2006, una relazione che enunci i principi su cui si fonda tale definizione.

E' poi notato che la situazione di stallo in cui si trova il processo di ratifica della Costituzione «impedisce all'Unione di accrescere la propria capacità di assorbimento». Gli Stati membri e la Commissione sono invitati a cooperare strettamente alla definizione di una strategia di comunicazione, così da rispondere alle legittime inquietudini dell'opinione pubblica europea circa l'ampliamento e l'integrazione europea. Al Consiglio è inoltre ricordato che, prima di adottare una decisione definitiva in merito all'adesione di altri Stati membri, è opportuno garantire la disponibilità di adeguate risorse di bilancio. In particolare, si dovrebbe procedere alla riassegnazione di 1,2 miliardi di euro per lo strumento di preadesione (IPA) e per lo strumento di vicinato e partenariato (ENPI).

Resoconto della seduta odierna

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