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A causa delle mancate aperture sul futuro dell’ isola di Cipro
 

Ue: parzialmente sospesi i negoziati per l’adesione della Turchia
 



Bruxelles, 11 novembre  - Ulteriore frenata al processo di adesione della Turchia all’ Unione europea. I 25 ministri degli Esteri dell’ Ue hanno oggi convenuto di congelare parzialmente le trattative con il governo di Ankara, confermando così l’indicazione data a novembre dalla Commissione europea.

E’ la risposta alla mancata apertura dei porti e degli aeroporti turchi al traffico commerciale da e per Cipro, uno dei venticinque paesi dell’ Ue. L’annosa questione dipende, com’è noto, dall’esistenza nell’isola dell’area Nord di Cipro, il territorio turco-cipriota, il cui governo non è riconosciuto dalla comunità internazionale ed  è sostenuto dalla Turchia, che invase l’isola nel 1974.

Con la decisione odierna vengono sospesi otto dei trentacinque capitoli in cui è diviso il negoziato, dal commercio ai trasporti. Nel frattempo si continuerà a trattare i restanti capitoli, che non saranno chiusi fino a quando Ankara non metterà sul tappeto una soluzione accettabile sul futuro dell’intera isola. I ministri degli Esteri dell’Unione valuteranno ogni anno la situazione sino al 2009. I 25 ministri Ue  decideranno a gennaio, in base ad una intesa condivisa, le possibili iniziative volte a porre fine all’isolamento economico dell’ area Nord di Cipro.

 

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