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Destinato a sostenere i lavoratori disoccupati a causa della globalizzazione
 

Commissione Ue, un Fondo per l'occupazione
 


Bruxelles, 1 marzo 2006 - I lavoratori dell’ Unione europea riusciranno a ritrovare un’occupazione con l’aiuto di un nuovo fondo annuale di 500 milioni di euro di importo massimo, di cui ogni anno nell’ Ue potranno avvalersi fino a 50.000 lavoratori, soprattutto nelle regioni e nei settori che risentono dei maggiori cambiamenti dei flussi del commercio mondiale. Il nuovo “Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione” (FEG) proposto oggi dalla Commissione fornirà un sostegno una tantum circoscritto nel tempo per servizi personalizzati, destinati ad esempio ad aiutare i lavoratori colpiti dalla globalizzazione con indennità salariali, prestazioni di riqualificazione o assistenza concreta a trovare un nuovo lavoro.

L’apertura delle economie alla concorrenza internazionale offre nuove opportunità in termini di dinamismo economico, competitività e creazione di posti di lavoro di qualità. Alla sfida positiva della globalizzazione l’ Unione europea dà una risposta politica complessiva con la propria strategia per la crescita e l’occupazione, intesa ad aiutare gli Stati membri e i cittadini a fruire delle opportunità offerte dall'innovazione tecnologica e dai mercati globali, sopratutto mediante l’anticipazione e la gestione positiva del cambiamento. La perdita di posti di lavoro nei settori meno concorrenziali è comunque una conseguenza inevitabile dell’apertura degli scambi e della globalizzazione. In tale contesto il nuovo Fondo ha lo scopo di consentire all’ Ue di sostenere i lavoratori che hanno perso il posto a causa di aggiustamenti ai mutamenti commerciali.

Presentando le idee all’origine della proposta odierna, il presidente Barroso ha sottolineato che “il Fondo di adeguamento alla globalizzazione esprimerà la solidarietà dell'Unione a coloro che sono gravemente e personalmente colpiti da licenziamenti dovuti ad aggiustamenti commerciali. In tal modo – ha detto il presidente della Commissione - costituirà uno stimolo a rispondere adeguatamente ed efficacemente agli effetti negativi dell’apertura dei mercati. Il Fondo aiuterà i lavoratori licenziati a ritrovare un’occupazione perché vogliamo un’ Unione europea concorrenziale, ma anche equa”.

Vladimír Špidla, Commissario europeo per l’occupazione, gli affari sociali e le pari opportunità, ha aggiunto: “Questo Fondo si rivolge alle persone. Sfortunatamente in un’economia globalizzata alcuni lavoratori di determinati settori perdono il posto. Poiché l’Unione europea adotta decisioni in materia di commercio estero, è logico che tramite il nuovo Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione si assuma la responsabilità di garantire ai lavoratori che hanno perso il posto a causa dei nuovi flussi commerciali che nel mutevole contesto economico essi non vengono né dimenticati né ignorati".

Come segnale concreto della solidarietà dell' Ue, il FEG completerà gli interventi degli Stati membri a livello nazionale, regionale e locale. I servizi una tantum personalizzati che il FEG deve finanziare comprendono l'assistenza nella ricerca di un’occupazione, la riqualificazione personalizzata, la promozione dell’imprenditorialità o l’assistenza al lavoro autonomo. Potrebbero essere ugualmente disponibili speciali “integrazioni sul lavoro” temporanee, ad esempio per coloro che partecipano alle azioni di formazione, nonché indennità salariali aggiuntive per i lavoratori con più di 50 anni. I provvedimenti sono destinati ad aiutare i lavoratori licenziati da imprese multinazionali o nazionali, comprese le PMI (piccole e medie imprese), a trovare e mantenere una nuova occupazione; le azioni si estenderanno su 18 mesi.

 

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