| Roma, 15
            giugno 2004 - L'Eurogruppo, e cioè i 12 paesi Ue che hanno adottato
            la moneta unica, potrebbe diventare un vero e proprio ''governo
            economico'' dell'Unione monetaria, con un presidente stabile e
            rappresentativo. E’ quanto ipotizza “In Europ@”, quindicinale
            della Rappresentanza in Italia della Commissione europea. L'idea –
            si precisa - è cara anzitutto al Ministro delle Finanze francese,
            Nicolas Sarkozy, ma sta riscontrando ampi consensi anche tra i
            partner. In effetti, a due anni dall'entrata in circolazione
            dell'euro e cinque dall'entrata in vigore dell'Unione monetaria,
            sono in molti a chiedere un miglior coordinamento. Soprattutto, molti lamentano il sistema della rotazione della
            presidenza dell'Eurogruppo, che cambia (come per i Consigli Ue) ogni
            sei mesi. Non solo: l'Eurogruppo al momento è una semplice ''riunione''
            informale dei 12 Ministri delle Finanze, e non può prendere
            decisioni: per farlo deve attendere il Consiglio Ecofin (quello cioè
            dei ministri economici e finanziari di tutti e 25 i paesi membri
            dell'Ue).
 L'idea di Sarkozy è di istituire un presidente dell'Eurogruppo che
            sia stabile e resti in carica per due anni e mezzo. L'istituzione di
            un presidente fisso, ha spiegato il Ministro francese,
            ''permetterebbe di avere, accanto al Governatore della Banca
            Centrale e dei Commissari, l'espressione di una politica economica
            europea''. Sarkozy chiede, inoltre, di formalizzare l'Eurogruppo
            (come in parte già delineato dalla Costituzione Europea che
            dovrebbe esser varata questa settimana), facendone una sorta di
            ''governo economico'' dell'area dell'euro. Il Ministro Francese
            chiede che questa riforma abbia luogo subito, senza attendere
            l'entrata in vigore della Costituzione (prevista per il 2007, sempre
            che non vi siano intoppi nella fase di ratifica). L'idea del
            francese è stata ampiamente discussa all'ultimo Ecofin il 2 giugno
            scorso, riscontrando, lo dicevamo, vasto consenso. Anche la stessa
            Commissione Europea ha fatto sapere di vedere di buon occhio la
            proposta.
 Sullo sfondo, vi è il crescente bisogno di una più efficace
            governance economica, invocata non solo da vari ministri e capi di
            governo, ma anche dallo stesso Presidente della Commissione Europea.
            In effetti, di fronte a un'economia europea che stenta a
            riprendersi, sono in molti a chiedere misure più incisive per ridar
            fiato alla congiuntura.
 Riflessioni che toccano direttamente la Banca Centrale Europea,
            sempre più accusata di dare troppo spazio alla lotta all'inflazione
            e troppo poco alla crescita. Sarkozy propone un dialogo più
            frequente e intenso, in questo senso andrebbe l'istituzione di un
            presidente stabile dell'Eurogruppo. Il Ministro francese, e con lui
            altri colleghi, chiedono del resto anche di seguire l'esempio Usa su
            un punto: incontri frequenti e regolari con i ministri dell'Economia
            Ue, o almeno con il presidente dell'Eurogruppo.
 Il tutto, naturalmente - conclude “In Europ@” - senza intaccare
            l'indipendenza della Bce.
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