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Approvato il primo bilancio dell'Europa allargata

Strasburgo, 16 dicembre 2004 - Il Parlamento europeo ha approvato il bilancio Ue per il 2005, il primo a coprire per un intero anno le esigenze finanziarie dell’Europa allargata. Per la prima volta, inoltre, il bilancio è adottato da un Parlamento e da un Consiglio che rappresentano tutti e 25 gli attuali membri dell’Unione.

Il budget totale di cui l’Ue potrà disporre ammonta a 106,3 miliardi di euro. Questa somma rappresenta l’1,004 per cento del prodotto interno lordo dell’Unione, con un aumento rispetto al 2004 del 4,4%, dovuto all’adesione dei dieci nuovi Stati e alla riforma della politica agricola comune.

“Abbiamo incrementato i fondi a sostegno della strategia di Lisbona – ha commentato Dalia Grybauskaité, commissario europeo alla programmazione finanziaria e al bilancio – quelli per promuovere la libertà, la pace e la giustizia e quelli per rafforzare l’informazione ai cittadini e il dibattito sul futuro dell’Europa”.

Alla politica agricola nel 2005 saranno destinati 49,7 miliardi di euro, con un aumento rispetto al bilancio dell’anno in corso del 10,2 per cento. Alla politica regionale saranno invece destinati 42,4 miliardi. Se le due somme dovessero rivelarsi insufficienti al raggiungimento degli obiettivi comunitari, la Commissione presenterà una proposta di emendamento del bilancio a metà 2005. Esteso al 2005-2006 il programma PEACE II per l’Irlanda del Nord, con una dotazione per il 2005 di 60 milioni di euro.

Il bilancio nel settore delle politiche interne sarà destinato soprattutto alla lotta contro il terrorismo internazionale, ma anche alla protezione della salute e dei consumatori, alla ricerca, all’educazione e alla cultura, ai trasporti e all’energia. In totale si raggiungeranno i 9,1 miliardi di euro.

Il totale degli stanziamenti nell’ambito dell’azione esterna dell’Ue ammonta a 5,2 miliardi di euro. La somma comprende per il secondo anno un cospicuo supporto all’Iraq (200 milioni), mentre per le priorità tradizionali, come la lotta alla povertà e alla droga, i diritti umani, gli aiuti umanitari e i programmi geopolitici, l’aumento rispetto al 2004 è del 2 per cento.

Alla strategia di pre-adesione sono destinati 2,1 miliardi di euro. Per la prima volta, la Croazia, che riceverà 105 milioni di euro, è inclusa in questo capitolo. 120 milioni sono destinati allo sviluppo economico della comunità turco-cipriota, 1.552 milioni a Romania e Bulgaria e 286,2 milioni alla Turchia.

 

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