Roma, 12 ottobre 2009 – 
											
											
											
											L’agricoltura dovrà essere più 
											produttiva per riuscire a nutrire 
											una popolazione in continuo aumento 
											e rispondere alle grandi sfide 
											ambientali che abbiamo di fronte, ha 
											affermato oggi il Direttore Generale 
											della FAO, Jacques Diouf, aprendo i 
											lavori del Forum di esperti ad alto 
											livello su come nutrire il mondo nel 
											2050 (Roma, 12-13 ottobre).
											
											Di fronte ad oltre 300 esperti di 
											tutto il mondo, Diouf ha poi 
											proseguito: “Gli effetti combinati 
											dell’incremento demografico, della 
											forte crescita del reddito e 
											dell’urbanizzazione… avranno come 
											risultato una domanda di cibo, di 
											foraggio, di fibre doppia rispetto 
											ad oggi”.
											
											“Non ci sarà altra scelta che 
											aumentare la produttività agricola”, 
											ha aggiunto Diouf, facendo notare 
											che questo incremento dovrà derivare 
											principalmente da una crescita della 
											resa e da una maggiore intensità 
											delle colture piuttosto che 
											dall’estensione delle terre 
											coltivate, nonostante ci siano 
											ancora vaste aree che potrebbero 
											essere coltivate, in particolare 
											nell’Africa sub-sahariana ed in 
											America latina.  Aggiungendo poi che 
											“se è vero che l’agricoltura 
											biologica contribuisce alla 
											riduzione di fame e povertà e 
											dovrebbe essere incentivata, non è 
											in grado da sola di nutrire una 
											popolazione mondiale in rapido 
											aumento”.
											
											Le proiezioni indicano che la 
											popolazione mondiale raggiungerà nel 
											2050 i 9,1 miliardi di persone, 
											dagli attuali 6,7 miliardi, e 
											richiederà dunque un incremento del 
											70 per cento della produzione.
											
											
											
											Crescente scarsità delle risorse
											
											Oltre ad una crescente 
											scarsità delle risorse disponibili, 
											terra, acqua e biodiversità, 
											“l’agricoltura a livello mondiale 
											dovrà fare i conti con gli effetti 
											del cambiamento climatico, in 
											particolare con l’aumento delle 
											temperature, con una maggiore 
											variabilità delle precipitazioni e 
											con una maggiore frequenza di 
											fenomeni meteorologici estremi, come 
											alluvioni e siccità”.
											
											A causa del cambiamento climatico si 
											ridurrà la disponibilità di acqua 
											e vi sarà un aumento delle 
											infestazioni di parassiti e delle 
											malattie delle piante.  Si stima che 
											gli effetti combinati del 
											cambiamento climatico potrebbero far 
											calare la produzione del 30 per 
											cento in Africa e del 21 per cento 
											in Asia.
											
											“La sfida non è solo incrementare la 
											produzione globale futura, ma 
											aumentarla laddove e per coloro che 
											ne hanno più bisogno”, ha 
											sottolineato il Direttore Generale 
											della FAO.  “Un’attenzione 
											particolare dovrà essere posta ai 
											piccoli contadini, alle donne ed 
											alle famiglie rurali ed al loro 
											accesso alla terra, alle risorse 
											idriche, alle sementi di migliore 
											qualità… ed ad altri moderni fattori 
											produttivi”.
											
											
											Il 
											problema acqua
											
											Diouf si è soffermato sul 
											particolare problema dell’acqua dal 
											momento che il cambiamento climatico 
											renderà le precipitazioni sempre più 
											inaffidabili.  Gli investimenti nel 
											controllo e nella gestione delle 
											risorse idriche dovranno dunque 
											diventare prioritari.
											
											È anche importante colmare il gap 
											tecnologico tra i paesi tramite il 
											trasferimento delle conoscenze 
											nord-sud, sud-sud e la cooperazione 
											triangolare.
											
											
											In 
											concorrenza con la bioenergia
											
											La produzione alimentare 
											mondiale dovrà anche competere con 
											il mercato dei biocombustibili “che 
											potrebbe cambiare le varianti 
											fondamentali del mercato agricolo 
											mondiale” considerato che le 
											proiezioni indicano un aumento della 
											produzione di circa il 90 per cento 
											nei prossimi 10 anni per raggiungere 
											i 192 miliardi di litri per il 2018.
											
											Nei due giorni di dibattito 300 
											eminenti esperti provenienti da 
											tutto il mondo discuteranno degli 
											investimenti, delle tecnologie e 
											delle misure politiche necessarie 
											per assicurare la disponibilità di 
											cibo per il 2050.  Si calcola che 
											occorrerà investire nel settore 
											agricolo dei paesi in via di 
											sviluppo 44 miliardi di aiuti 
											ufficiali allo sviluppo (ODA) – di 
											contro agli attuali 7.9 miliardi 
											l’anno.  Maggiori investimenti, 
											includendo risorse derivanti dai 
											budget nazionali, da investimenti 
											esteri diretti e dal settore 
											privato, dovrebbero assicurare un 
											migliore accesso a moderni fattori 
											produttivi, a sistemi di 
											irrigazione, ai macchinari, a 
											strutture per l’immagazzinaggio, a 
											strade e migliori infrastrutture 
											rurali, ed avere manodopera agricola 
											esperta e qualificata con corsi di 
											formazione.
											
											Le conclusioni e le raccomandazioni 
											del Forum serviranno da base di 
											discussione al dibattito del Vertice 
											Mondiale sulla Sicurezza Alimentare 
											in programma presso la sede FAO dal 
											16 al 18 novembre 2009, cui 
											parteciperanno capi di stato e di 
											governo dei 192 paesi membri della 
											FAO.  Da esso si spera vengano 
											iniziative concrete per una rapida e 
											completa eliminazione della fame nel 
											mondo, così da assicurare il più 
											basilare dei diritti umani: il 
											diritto al cibo.