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				| Newsletter n°
				112 , 21 settembre 2009 
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				C'è grande attesa per il piano di rilancio del processo di 
				pace in Medioriente che Obama presenterà all'Assemblea 
				Generale dell'Onu. Alla vigilia di questo importante evento per 
				la diplomazia internazionale Roberto Aliboni esamina 
				limiti e potenzialità della politica mediorientale del 
				presidente americano. 
				 
				La Germania va al voto in un clima di incertezza sulla 
				futura coalizione di governo, ma diffusa appare l'aspirazione, 
				sottolinea Silvio Fagiolo, a ritrovare una "normalità" 
				anche in politica estera. Il che implica una maggiore autonomia 
				da Washington e un orizzonte europeo che abbraccia anche la 
				Russia. 
				 
				È in atto un tentativo di escludere l'Italia da alcuni 
				importanti processi diplomatici, ha denunciato il ministro degli 
				esteri Frattini. Ci sono però le condizioni, sostiene 
				Raffaello Matarazzo, per rilanciare il ruolo del nostro 
				paese, sventando le manovre di chi ci vorrebbe emarginare. 
				L'Italia può dare un contributo prezioso, in particolare, alla 
				ridefinizione della strategia in Afghanistan.  
				 
				A New York sono riprese le trattative per la riforma dell'Onu. 
				La questione politicamente più controversa rimane quella 
				dell'allargamento del Consiglio di Sicurezza. L'Italia ha 
				presentato un'articolata proposta, ma c'è chi auspica un 
				seggio unico per l'Ue. Natalino Ronzitti discute di 
				questa idea, evidenziandone le difficoltà politiche e 
				giuridiche. 
				 
				Sia Onu che Ue hanno mosso rilievi e critiche ai 
				respingimenti degli immigrati attuati dall'Italia. Ma quali 
				sono gli obblighi internazionali in materia di asilo e di 
				trattamento umanitario degli immigrati? Ne tratta Bruno 
				Nascimbene con riferimento, in particolare, agli accordi 
				con la Libia. 
				 
				Sono concepibili interventi di emergenza contro il 
				riscaldamento climatico? Filippo Chiesa discute i pro 
				e contro dell'idea di ricorrere a tecniche di geoingegneria
				per raffreddare l'atmosfera. 
				 
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				Le sfide della politica di Obama 
				in Medio Oriente - Roberto Aliboni 
				Obama ha annunciato che il 23 settembre, nel suo discorso 
				all’Assemblea Generale dell’Onu, renderà noto un piano per 
				riavviare il processo di pace israelo-palestinese. In giugno, 
				quando il presidente pronunciò al Cairo un discorso di grande 
				apertura nei confronti del mondo musulmano, suscitò grande 
				aspettative. Che negli ultimi due mesi però si sono un po’ 
				affievolite. Da un lato, l’approccio di Washington alla 
				questione palestinese sembra essere divenuto più prudente. 
				Dall’altro, la nuova strategia americana verso il Medioriente, 
				in cui rientrano anche gli sforzi per rilanciare il processo di 
				pace, sta incontrando difficoltà. .. 
				
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				I nuovi orizzonti della politica 
				estera tedesca - Silvio Fagiolo 
				Il voto in Germania di domenica prossima sarà un’ennesima tappa, 
				forse l’ultima, verso il recupero di quella “normalità” che è la 
				principale aspirazione del paese dalla caduta del muro. Una 
				normalità che si esprime innanzitutto nella frammentazione del 
				quadro politico interno e in un più ampio spettro di opzioni in 
				politica estera. Persino la recente sentenza della Corte 
				costituzionale tedesca sul Trattato di Lisbona può essere il 
				segno di una definitiva espiazione e del recupero di una 
				sovranità non più gravata da una storia dolorosa. .. 
				
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				L'impegno in Afghanistan e la 
				conventio ad excludendum contro l'Italia - Raffaello Matarazzo 
				Tre giorni prima del tragico attentato terroristico di Kabul del 
				17 settembre, nel quale hanno perso la vita sei paracadutisti 
				della Folgore e 15 civili afghani, il ministro degli esteri 
				Franco Frattini aveva lamentato, in una polemica intervista al 
				Financial Times, il tentativo di escludere l’Italia dalla 
				gestione di una serie di dossier che vanno dalla Russia 
				all’Afghanistan.... 
				
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				Seggio europeo all’Onu: pio 
				desiderio o possibilità concreta? - Natalino Ronzitti 
				Con l’apertura della 64esima sessione dell’Assemblea Generale 
				(AG), dove interverranno, i rappresentanti, a più alto livello, 
				degli stati membri delle Nazioni Unite, è stata riproposta sulla 
				stampa italiana la riforma del Consiglio di sicurezza (Cds) 
				delle Nazioni Unite. Le discussioni sulla riforma di tale 
				organismo vanno avanti dal 1994 e non sono ancora approdate ad 
				un esito positivo. Francamente non si vede ancora la fine di un 
				dibattito, che si trascina di anno in anno. Talvolta i lavori 
				restano quiescenti per un’intera sessione dell’Assemblea, 
				talaltra vengono ripresi con maggiore fervore. Ma difficilmente 
				interessano l’opinione pubblica e le istituzioni governative, 
				tranne gli addetti ai lavori. .. 
				
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				I respingimenti e i rapporti 
				Italia-Ue - Bruno Nascimbene 
				Il controllo delle frontiere marittime e dei flussi migratori 
				irregolari nel Mediterraneo è tema in cui si sono manifestate, 
				da qualche mese ormai, forti tensioni a livello nazionale, 
				comunitario e internazionale. Il riferimento è, in particolare, 
				alle reazioni e al clamore suscitato dalle operazioni che hanno 
				visto coinvolte unità navali italiane, le quali hanno respinto 
				verso i porti di partenza, in particolare verso quelli della 
				Libia, le imbarcazioni intercettate in mare con a bordo 
				migranti, ritenuti clandestini a prescindere dalla loro 
				condizione di richiedenti asilo. .. 
				
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				Uno scudo di emergenza contro il 
				riscaldamento climatico - Filippo Chiesa 
				A meno di tre mesi dalla conferenza climatica di Copenhagen, le 
				speranze di negoziare un accordo tra paesi sviluppati e paesi 
				emergenti che riduca sostanzialmente le emissioni di gas a 
				effetto serra sono appese ad un filo. Al tempo stesso, sta 
				prendendo piede l’idea di raffreddare intenzionalmente il clima 
				attraverso pratiche di geoingegneria. Date le opportunità e i 
				rischi che tali pratiche presentano, è auspicabile che si dia 
				inizio ad un dialogo tra policy-makers, scienziati ed esperti di 
				relazioni internazionali su come regolamentare il progresso di 
				questa nuova frontiera scientifica. .. 
				
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