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Onu-Ue sulla protezione dei rifugiati  

 

Ginevra, 18 febbraio 2009 - L’agenzia dell’Onu per i rifugiati (Unhcr) auspica che il nuovo sistema dell’Unione europea in materia di asilo possa assicurare un più coerente processo decisionale nel gruppo delle 27 nazioni. Attualmente le possibilità dei richiedenti asilo con background simile variano a seconda dei diversi Stati membri.

La Commissione europea è sul punto di proporre, per tutti i paesi dell’Ue l’istituzione di un ufficio europeo di sostegno in materia di asilo. La ricerca dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati ha dimostrato che i richiedenti asilo provenienti da paesi come l’Iraq, la Somalia o l’Afghanistan hanno a che fare con prospettive d’inserimento che variano da zero a oltre il 90% a seconda dello Stato in cui presentano la domanda.

In occasione di un briefing tenutosi a Ginevra il portavoce dell’Unhcr, Ron Redmond, ha detto di ritenere che l’ufficio europeo di sostegno potrebbe rafforzare la cooperazione da un punto di vista pratico e promuovere la condivisione di migliori prassi fra gli Stati membri. In tal modo inoltre si ridurrebbero le differenze legislative e i criteri adottati dai singoli paesi per accettare richieste di asilo ed infine si contribuirebbe alla creazione di un sistema più coerente ed efficace all’interno dell’Unione europea.

Redmond ha dichiarato che una possibile cooperazione con il nuovo ufficio potrebbe anche prevedere servizi di consulenze da parte di esperti, contribuendo ad un’analisi comparativa delle prassi degli Stati, oppure offrendo competenze riguardo le condizioni dei rifugiati sia nei Paesi di origine sia in quelli ospitanti, affinché l’asilo si sviluppi secondo il diritto internazionale e con i più alti criteri di protezione.

 

 

 

 

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