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 Washington, 25 ottobre 2007 - L'Amministrazione Usa ha imposto 
			nuove, severe sanzioni contro l'Iran nel tentativo di convincere il 
			regime a rinunciare alle sue ambizioni nucleari.
 Il provvedimento prende di mira le Guardie rivoluzionarie di Teheran 
			e le forze Quds, accusati di avere un ruolo nelle violenze di 
			matrice interconfessionale in Iraq e di agire come forza di 
			destabilizzazione nella regione. Ai Pasdaran sono addebitati anche 
			il sostegno al terrorismo e la ricerca di armi nucleari. Il capo dei 
			Pasdaran, Jafari, risponde che “in caso di attacco militare 
			americano replicheremo con colpi ancora più duri”.
 
 E' la prima volta che una forza militare regolare di un paese 
			sovrano viene iscritta nella lista nera del dipartimento di Stato. 
			L'adozione della misure bloccherà qualsiasi relazione commerciale 
			con i guardiani della rivoluzione, e renderà possibile il 
			congelamento dei conti esteri e di altri beni della forza militare 
			creata subito dopo la rivoluzione khomeinista.
 
 Lo scorso agosto, la Casa Bianca aveva preannunciato l'intenzione di 
			dichiarare l'intero corpo dei guardiani della rivoluzione 
			un'organizzazione terroristica straniera, sollevando aspre critiche 
			fra gli alleati europei. Il quotidiano americano considera la misura 
			introdotta oggi come una soluzione di compromesso. Qualsiasi 
			istituzione finanziaria Usa in possesso, o in controllo, di beni 
			delle forze speciali Quds dovrà trasferirli al dipartimento di 
			Stato. Considerati gli scarsi rapporti commerciali fra Washington e 
			Teheran il principale effetto di questa misura è politico.
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