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Messaggio al convegno dell’ AGE sulla libertà di stampa

Napolitano, ispirare l’informazione ai principi costituzionali

 

Roma, 29 aprile 2009 – Per rappresentare compiutamente la realtà interna, europea e internazionale, l’informazione deve avere come punti di riferimento i valori e i principi sanciti dalla Costituzione e come fine la promozione di una più ampia e responsabile partecipazione dell’opinione pubblica alla vita democratica. E’ quanto si legge nel messaggio che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato all’Associazione dei Giornalisti Europei (Age), in occasione del convegno promosso a Roma per la Giornata mondiale della libertà di stampa.

Maarten van Aalderen, Lorenzo Del Boca, Nuccio Fava, Roberto Natale

L’incontro che ha avuto luogo nello “Spazio Europa” - moderatore Nuccio Fava presidente dell’Age - si è aperto con gli indirizzi di saluto dei rappresentanti dell’Ue. Pier Virgilio Dastoli, direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, ha sottolineato il ruolo pluralistico che la comunicazione è chiamata a svolgere per offrire un panorama completo sulle prossime elezioni europee; Carlo Marzocchi, dell’ufficio informazione in Italia del Parlamento europeo, ha illustrato le recenti prese di posizione dell’Assemblea di Strasburgo in difesa della libertà di stampa e di espressione. Il Segretario dell’Age Carmelo Occhino, nel ricordare il sacrificio di tanti colleghi uccisi in vari paesi, ha posto l’accento sul significato della Giornata mondiale della libertà di stampa che culminerà il prossimo 3 maggio nella cerimonia promossa dall’Unesco a Doha, capitale del Qatar, per la consegna del Premio 2009 alla memoria del giornalista dello Sri Lanka, Lasantha Wickrematunge, assassinato l’8 gennaio scorso.

Introducendo il tema del convegno “Libertà di stampa, un diritto universale a dura prova” il  presidente dell’Age, Nuccio Fava, ha ricordato il sacrificio di tanti colleghi uccisi in vari paesi non solo da regimi autoritari, ma anche dalla guerra, dal terrorismo e dalla mafia ed ha evidenziato la difficoltà di applicare praticamente su scala globale regole comuni per la tutela dei giornalisti e della libertà di espressione.

E’ stata poi la volta dei relatori. Il presidente dell’Associazione della stampa estera in Italia, Maarten van Aalderen, ha fatto una panoramica del sistema dei media nel mondo ed ha  raffrontato la situazione italiana e quella dei paesi europei, in particolare l’Olanda,  rilevando tante somiglianze, sia pure con sfumature diverse. Anche i paesi di forte tradizione liberale come nel nord-Europa - ha sottolineato – hanno problemi con la libertà di informazione.

Il presidente della Federazione nazionale della stampa, Roberto Natale, ha illustrato gli aspetti di conflitti di interesse e di posizioni dominanti nel campo dell’informazione italiana ed ha sottolineato che in materia di libertà di stampa nelle democrazie europee “tira aria veramente brutta”. Usando come pretesto il diritto dei soggetti deboli alla riservatezza – ha detto Natale –in Italia si vorrebbe di fatto silenziare la cronaca giudiziaria.

Carlo Marzocchi, Pier Virgilio Dastoli e Nuccio Fava

Il presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, Lorenzo Del Boca, ha affermato che per garantire la libertà di opinione ed assicurare ovunque la possibilità di accesso all’informazione bisogna, anzitutto, combattere l’ignoranza e la povertà. Anche i giornalisti devono fare la loro parte: i giornalisti consapevoli – ha detto il presidente dell’Ordine – non si fanno condizionare da nessuno. Del Boca ha annunciato la costituzione di un gruppo interdisciplinare tra Ordine dei Giornalisti e Federazione della Stampa che si occuperà della problematica che riguarda la mafia, la camorra, i giornalisti minacciati e imbavagliati.

Tra gli intervenuti al dibattito: Enzo Piergianni sulle anomalie nel sistema dei media in Germania; Lelio Grassucci di Mediacoop sui vantaggi del  sostegno pubblico per lo sviluppo e l’indipendenza dell’editoria; Rita Guma dell’Osservatorio sulla legalità sul rischio di possibili future limitazioni per la rerte Internet, sia nei contenuti che nelle applicazioni; Marcello Palumbo, decano dei giornalisti europei, sulla responsabilità dei giornalisti affinchè nella ricerca della verità sappiano coniugare diritti e doveri al servizio dell’opinione pubblica.

La registrazione audio integrale del convegno è sul sito:
http://www.radioradicale.it/scheda/277843?format=32

 

 

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