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 Beirut, 21 settembre 2007 - Migliaia di persone hanno partecipato ai 
			funerali di Antoine Ghanem,
			
			64 anni,
			
			deputato cristiano della maggioranza antisiriana ucciso in un 
			attentato mercoledì, insieme a due guardie del corpo e a due 
			passanti. Durante il rito funebre, l’ex presidente libanese, Amine 
			Gemayel, ha detto che “la morte di Antoine Ghanem rischia di 
			seppellire ancora una volta il processo di riconciliazione 
			nazionale. Ma deve essere anche un messaggio alle Nazioni Unite e 
			alla Lega Araba affinché mettano in salvo la Repubblica libanese”.
 I militanti del partito falangista, cui apparteneva Ghanem, hanno 
			portato le bare a spalla fino alla chiesa del Sacro Cuore, nel 
			quartiere della capitale in cui viveva Ghanem, ucciso appena due 
			giorni dopo essere tornato in patria. Si era rifugiato a Abu Dhabi 
			in giugno, quando Walid Eido, un altro deputato antisiriano, era 
			stato assassinato. L’uccisione di deputati antisiriani riduce al 
			minimo lo scarto tra la maggioranza in Parlamento, guidata dal Primo 
			ministro Fuad Siniora, e l'opposizione guidata da Hezbollah, il 
			Partito di Dio vicino alla Siria e all'Iran. Resta alta la tensione 
			in attesa della seduta del Parlamento di martedì per l'avvio delle 
			procedure di elezione del nuovo presidente, successore di Emile 
			Lahud, uomo di Damasco.
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