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Fava, Italia assente dal dibattito europeo

 

Orvieto, 18 aprile 2009 – Intervenendo ad un incontro di operatori dell’informazione in vista del prossimo rinnovo dell’Assemblea di Strasburgo, il presidente dell’Associazione Giornalisti Europei (Age), Nuccio Fava, ha osservato che “è singolare e preoccupante che in Italia  del fondamentale appuntamento elettorale per il nuovo Parlamento europeo si parli solo per il brutto pasticcio predisposto dal ministro Maroni allo scopo di escludere, nonostante i costi, l’abbinamento con il referendum oppure, cosa non meno esaltante della solita bagarre oligarchica legata alla formazione delle liste. Eppure, dalla tragedia dell’Abruzzo alle tremende sfide della crisi globale che investe - dagli Stati Uniti al mondo intero - economia, stili di vita, problemi del lavoro e del nuovo sviluppo, oltre alle questioni drammatiche delle ingiustizie e povertà vecchie e nuove, tutto questo dovrebbe interpellare a fondo la coscienza europea, a partire dai governi e dai partiti politici”.

“Purtroppo spiace constatare – ha aggiunto Fava – che l’opinione pubblica resti distante se non diffidente verso le istituzioni europee, proprio a causa di una assenza nel dibattito pubblico dell’importanza della prospettiva comunitaria. C’è una enorme responsabilità della politica ma anche i mass media vi contribuiscono con responsabilità non minore. Le stesse vicende RAI, dall’allontanamento di Vauro alla povertà culturale delle polemiche contrapposte intorno al cosiddetto “caso Santoro”, le incredibili spartizioni già consumate e le nuove che si annunciano, ci costringono ad esprimere tutta la nostra preoccupazione e il nostro allarme. Quella dell’assetto del sistema dei media è infatti, al fondo, una grande questione democratica più che mai aperta in Italia e che sembra purtroppo destinata ad aggravarsi ulteriormente ed ad allontanarci ancor più da tutte le grandi democrazie occidentali”.

 

 

 

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