| Rimane alta la tensione in Honduras | 
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 Tegucigalpa, 3 luglio 2009 - La tensione resta alta in Honduras cinque giorni dopo il colpo di Stato che ha deposto il presidente Manuel Zelaya. Per le strade della capitale i sostenitori del capo dello Stato costretto alla fuga dall’esercito, si sono scontrati con le forze dell’ordine. Il presidente “de facto” del paese Roberto Micheletti ha ribadito di essere contrario a un ritorno in patria di Zelaya per evitare un bagno di sangue. “El italiano”, com‘ è soprannominato Micheletti per le sue origini bergamasche, non ha escluso la tenuta di elezioni presidenziali anticipate. La dichiarazione di Micheletti precede l’incontro a Tegucigalpa del segretario dell’Organizzazione degli Stati americani, Jose Miguel Insulza che dovrebbe portare con sé un ultimatum: rimettere al suo posto Zelaya o l’Honduras verrà escluso dall’Organizzazione. 
 
 
 
 
 
 
 
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