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Filippine, Vagni liberato dai guerriglieri

 

Roma, 11 luglio 2009 - Il ministro degli esteri Frattini ha annunciato la liberazione di Eugenio Vagni, l'operatore della Croce Rossa rapito nelle Filippine, nel gennaio scorso, dai guerriglieri islamici del gruppo Abu Sayyaf, nell'isola di Jolo.Il ministro ha espresso grande soddisfazione per la liberazione del volontario, e manifestando la propria gratitudine alle autorità di Manila per il loro operato, come si legge in un comunicato della Farnesina.

Frattini, si legge inoltre nella nota, ha ringraziato tutti coloro che si sono prodigati per favorire una soluzione positiva della vicenda e, in particolare, il Comitato internazionale della Croce Rossa, la Croce Rossa italiana, l'Unità di crisi e l'Ambasciata d'Italia a Manila che hanno seguito da vicino e costantemente il caso. Il ministro ha poi espresso apprezzamento anche per il responsabile comportamento degli organi di informazione italiani che, in questi mesi, hanno raccolto l'appello della Farnesina a mantenere un atteggiamento di riserbo per non compromettere il buon esito della vicenda.

“Accogliamo la notizia piangendo, è la fine di un incubo”. Così Francesco Vagni ha commentato al telefono con l'Adnkronos dalla sua casa di Montevarchi (Arezzo) l'annuncio della Farnesina della liberazione di suo fratello Eugenio. "L'ultima volta che ho sentito mio fratello - aggiunge – è stato il 26 giugno, e non era in buone condizioni di salute, a causa dell'ernia peggiorata durante la prigionia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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