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 Washington, 13 ottobre 2007 - Gli Stati Uniti tentano di calmare le 
			acque ed evitare che le relazioni già tese con la Turchia 
			precipitino ulteriormente. Due alti funzionari americani sono ad 
			Ankara per discutere della risoluzione del Congresso sul genocidio 
			armeno che ha irritato l'alleato turco. Un testo, approvato in 
			commissione esteri e che ora passa all'esame dei deputati, cui la 
			Casa Bianca è contraria. “Parleremo con i nostri colleghi del 
			governo turco - ha detto il sottosegretario alla Difesa Eric Edelman 
			- per esprimere il nostro rammarico per il voto e la determinazione 
			dell'amministrazione di continuare a lottare contro questa proposta 
			nel Congresso”.
 
 L'altro tema caldo è la caccia ai separatisti curdi in Iraq: il 
			governo Erdogan è deciso a far approvare la prossima settimana in 
			parlamento un intervento militare nel Paese vicino dove ritiene 
			siano rifugiati tremila combattenti del Pkk. Il segretario di Stato 
			Condoleeza Rice ha invitato la Turchia all'autocontrollo e ad 
			evitare un'incursione dell'esercito in Iraq, motivata da Ankara con 
			l'uccisione nella provincia di Sirnak, domenica scorsa, di 13 
			soldati ad opera dei separatisti. Ieri i ribelli del Pkk avevano 
			affermato di essere pronti a spostarsi dal Kurdistan iracheno in 
			Turchia per colpire il partito di governo, l'Akp.
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