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Ue, clima e aiuti ai paesi poveri

 

Bruxelles,25 luglio 2009 - I paesi ricchi dovrebbero immediatamente destinare ai paesi più poveri miliardi di dollari in aiuti allo sviluppo, ottenendo così la loro fiducia in vista del summit globale sul clima che si terrà a Copenhagen in dicembre. Lo si legge nella bozza di un rapporto Ue. I paesi dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, si legge ancora nel documento, dovrebbero inoltre tener fede agli impegni presi per quanto riguarda gli aiuti, il che li porterebbe a circa 280 miliardi di dollari all'anno - il doppio rispetto ad ora - entro il 2015.

Le raccomandazioni sono contenute nella bozza di un rapporto preparato dalla Commissione europea e dalla Svezia, presidente di turno dei 27, che ha convocato i ministri dell’ambiente ad Are, una località turistica montana svedese, in vista del summit di dicembre. Le probabilità che a Copenhagen si giunga a un accordo, dopo le dichiarazioni di impegno di Usa e Cina, appaiono concrete. L'Ue, però, è preoccupata che l'accordo sfumi a causa della mancanza di fiducia dei paesi poveri in quelli industrializzati, considerati colpevoli di aver determinato i cambiamenti climatici.

Secondo il rapporto della presidenza svedese, aumentare il contribuito agli "adaptation funding" da qui al 2012 potrebbe contribuire significativamente a instaurare un legame di fiducia con i paesi meno sviluppati. E' auspicabile un impegno specifico dell'Ue prima di Copenhagen, si legge nella bozza, che verrà ultimata nelle prossime settimane. I paesi ricchi – si aggiunge - dovrebbero immediatamente mettere sul piatto 1-2 miliardi di dollari per aiutare quelli più poveri.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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