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			Gerusalemme, 
			24 aprile 2009 - Il presidente di turno dell’Ue, il premier ceco 
			Mirek Topolanek in un incontro a Gerusalemme con il presidente 
			israeliano Shimon Peres ha affermato che il suo Paese si opporrà a 
			chi in Europa invoca un rallentamento delle relazioni con Israele.
			 
			Giovedì in un incontro con Topolanek il premier israeliano Benjamin 
			Netanyahu aveva messo in chiaro: “Non bisogna porre condizioni a 
			Israele”. Il riferimento di Netanyahu è alle parole del commissario 
			europeo alle relazioni esterne, Benita Ferrero Waldner la quale ha 
			affermato che non è il momento per rafforzare i rapporti tra 
			l’Unione europea e lo Stato ebraico, in quanto il rafforzamento è 
			subordinato all’impegno nella soluzione a due Stati. Soluzione 
			scartata finora da Netanyahu. L’Unione europea ha un ruolo 
			principale negli aiuti alla popolazione palestinese. Il piano 
			globale 2009 destinerà 32 milioni di euro a Gaza, 20 milioni alla 
			Cisgiordania per coprire i bisogni di prima necessità, ricostruire 
			case e fornire assistenza sanitaria. 
			  
			  
			  
			
			
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