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 Yangon, 
			24 settembre 2007 - Dilagano le proteste in Myanmar (ex Birmania) 
			dove il regime minaccia di intervenire.  La giunta militare del 
			Myanmar avverte che adotterà misure repressive, se non cesseranno le 
			dimostrazioni contro il regime, che da 45 anni governa il paese con 
			il pugno di ferro. E' la risposta a giorni di proteste pacifiche, 
			culminate nella più grande manifestazione degli ultimi vent'anni. 
			Decine di migliaia di persone hanno sfilato a Yangon e in più di 
			venti altre città del Myanmar, rivendicando migliori condizioni di 
			vita, ma anche la liberazione dei prigionieri politici. Ancora una 
			volta, la mobilitazione è stata avviata dai monaci birmani, ai quali 
			in questa occasione si sono uniti anche i militanti della Lega 
			nazionale per la democrazia, il primo partito d'opposizione.
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