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Irlanda, nuovo referendum sul Trattato di Lisbona

 

Dublino, 8 luglio 2009 - L’Irlanda tornerà a pronunciarsi sul Trattato di Lisbona il due ottobre. Il nuovo referendum è stato annunciato dal premier Brian Cowen, che il mese scorso è riuscito a ottenere garanzie dai partner europei riguardo a possibili interferenze di Bruxelles in diversi campi, come la politica fiscale e il sociale, così da rassicurare gli elettori irlandesi.

“Dall’esito dell’ultimo referendum – ha spiegato il Primo ministro irlandese – il nostro principale obiettivo è stato lavorare tutti assieme per ascoltare le inquietudini della gente. Credo che queste preoccupazioni abbiano ricevuto una risposta sottoforma di garanzie legali che sono state concordate tra i 27 capi di Stato e di governo dell’Unione europea. Su questa base ho raccomandato al governo di restituire la parola al popolo perché autorizzi l’Irlanda a ratificare il Trattato”.

Nel giugno 2008 con il precedente referendum il 53 per cento degli elettori aveva detto “no” al Trattato, mettendo l’Europa davanti all’incubo di una nuova crisi istituzionale. Il testo infatti, punta a rendere più efficaci le istituzioni europee e i loro metodi di lavoro. Ma per entrare in vigore è necessaria la firma di tutti i paesi che vi aderiscono. Il premier Cowen si è detto fiducioso della vittoria del “sì” a ottobre, complice la crisi economica che sembra aver fatto cambiare idea a molti irlandesi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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