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Gaza, stentano a riprendere i colloqui di pace

 

Tel Aviv, 12 luglio 2009 - Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha offerto al presidente dell'Autorità palestinese Abu Mazen l'immediata ripresa dei colloqui di pace. “Propongo al capo dell'autorità palestinese, Abu Mazen, di vederci presto in qualsiasi luogo in Israele”, ha affermato Netanyahu durante il consueto consiglio dei ministri della domenica.

I colloqui di pace, avviati durante il precedente governo di Ehud Olmert, sono stati interrotti con l'intervento israeliano nella Striscia di Gaza a fine dicembre. Netanyahu ha insistito più volte di voler innanzitutto stabilire “una pace economica” con i palestinesi. Dall'altra parte, l'autorità palestinese chiede un blocco delle costruzioni in tutti gli insediamenti prima di riprendere il dialogo. Israele insiste invece di voler permettere “la crescita naturale” degli insediamenti esistenti.

La replica non tarda ad arrivare. Abu Mazen per ora ha rifiutato l'invito del premier israeliano in quanto secondo lui restano ancora da sciogliere alcune questioni fondamentali, quali la sospensione della costruzione negli insediamenti da parte israeliana e accettare il principio di una pace con due stati. “Non possiamo negoziare fino a quando non saranno fermate tutte le costruzioni ebraiche in Cisgiordania”, ha detto Abbas durante una conferenza stampa assieme al presidente romeno Traian Basescu, in visita a Ramallah. E poi: “Come abbiamo detto in passato, ciò che si richiede è che tutte le parti, palestinesi e israeliani, rispettino i loro obblighi in base alla Roadmap”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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