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Vertice allargato a Brasile, Cina, India, Messico, Sud Africa ed Egitto

G8, nuove regole per l’economia globale

L’Aquila, 9 luglio 2009 - Cambiamenti climatici, commercio internazione e rilancio dei negoziati di Doha Round. Questi i temi internazionali in primo piano nella seconda giornata del vertice dell’Aquila. Oggi al tavolo di lavoro  si sono aggiunti anche i leader dei paesi del G5, Brasile, Cina, India, Messico e Sud Africa. Oltre che l’Egitto. Già ieri le cinque economie emergenti si sono riunite per una sessione di lavoro parallela ai lavori del G8 e preparatoria dell’incontro odierno.

I lavori si sono aperti con la riunione dei paesi G8, G5 e dell’Egitto dedicata ai temi globali e alle politiche per lo sviluppo dei paesi poveri. L’agenda approvata comprende: nuove regole per l’economia e il mercato finanziario, ripresa del credito, rilancio dei negoziati di Doha, politiche basate sull’inclusione sociale e un forte impegno comune a favore dei paesi poveri. Nel documento concordato, i leader rinnovano l’impegno a lavorare insieme per assicurare una ripresa globale che sia anche “verde”, basata su fondamenta solide e durevoli per una crescita “sostenibile, bilanciata, innovativa e inclusiva”. La necessità di procedere sulla strada del Global Legal Standard, per un’economia e una finanza con maggiori regole e organismi di controllo, si affianca a quella di cominciare a preparare una “exit strategy” dalle misure straordinarie adottate contro la crisi.

Clima ed energia

Oggi si è riunito il Mef (Major Economies Forum) ‘formato’ dedicato alla discussione sui temi del clima e dell’energia, con la partecipazione, oltre al G8 e al G5, di Australia, Repubblica di Corea, Indonesia e Danimarca, paese ospite della Conferenza Onu sul clima del prossimo dicembre. E’ stata approvata la dichiarazione sull’energia e sul tema dei cambiamenti climatici, definito come una delle più grandi sfide del nostro tempo.

Riaffermando  gli obiettivi e i principi della Convenzione quadro dell’Onu sul clima e richiamando la dichiarazione adottata lo scorso anno a Toyako, in Giappone, i leader del Mef hanno concordato obiettivi di riduzione delle emissioni di Co2, che ne prevedono il dimezzamento entro il 2050, e l’impegno a limitare a due gradi centigradi l’aumento della temperatura. Particolare attenzione va riservata ai Paesi poveri e in via di sviluppo, che devono essere inclusi nel processo di lotta ai cambiamenti climatici anche attraverso aiuti che ne favoriscano lo sviluppo e l’adozione di tecnologie eco-compatibili. I leader del Mef hanno ribadito la volontà di ritrovarsi in dicembre a Copenaghen, alla conferenza Onu sui cambiamenti climatici, per procedere ulteriormente su questa strada.

Le istanze dei giovani

Nel pomeriggio, i giovani del “Junior 8”, ragazze e ragazzi, sono stati ricevuti dai leader e ognuno di loro ha potuto avere uno scambio diretto con il rappresentante del proprio paese. Poi, insieme, hanno presentato la “Dichiarazione di Roma” indirizzata ai leader politici e il “Piano d'azione”, rivolto ai giovani della loro generazione. I temi portati all'attenzione del G8 riguardano i cambiamenti climatici, la crisi finanziaria, lo sviluppo dell’Africa e l’impatto che questi problemi hanno sulle vite dei bambini e dei giovani di tutto il mondo, in particolare a causa della crisi economica mondiale. Il messaggio del Junior 8 Summit 2009 è: "Serve azione, non bastano le parole".

Il saluto del Presidente Napolitano

Presenti oggi a L’Aquila anche le first lady, che hanno visitato il centro del capoluogo abruzzese e le mostre allestite all’interno della Scuola della Guardia di Finanza di Coppito dedicate alle eccellenze italiane, ai terremoti d’Italia e ai capolavori d’arte recuperati dal sisma. In serata, la cena ufficiale offerta dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nella Caserma della Guardia di Finanza di Coppito.

Rivolgendo agli ospiti il più cordiale saluto dell’Italia, il presidente Napolitano ha detto fra l’altro: “Il senso dell’ospitalità e lo spirito di amicizia che circondano questi incontri sono espressione del sentimento comune degli italiani, a nome dei quali desidero ringraziarvi ancora per il gesto che avete voluto compiere accettando la proposta del presidente Berlusconi di tenere il G8 qui a L’Aquila: un gesto di grande sensibilità e solidarietà verso le popolazioni colpite dal terremoto in una città e in una regione a noi molto care”.

“E il vivo interesse – ha proseguito Napolitano - con cui gli italiani guardano con larghezza di vedute, a questa straordinaria assise internazionale, riflette la storia del nostro popolo, che nel corso dei secoli si è più di altri mescolato con il resto del mondo, si è caratterizzato per il cosmopolitismo dei suoi intellettuali, artisti, scienziati, e ha lasciato attraverso molti milioni di emigranti tracce durature in tanti paesi dell’Europa e delle Americhe”.

”Noi sentiamo che oggi siamo chiamati a fronteggiare insieme un momento di gravi difficoltà per le nostre economie e le nostre società e a cogliere una decisiva occasione di cambiamento nella visione e nel governo del mondo. La posta in giuoco è molto alta, la prova è molto ardua. Ma nella riconciliazione tra le civiltà che si sono incontrate e scontrate nella storia, nella cooperazione tra le civiltà che voi rappresentate in tutta la loro ricchezza e diversità, possono trovarsi – ha concluso Napolitano - le risorse necessarie per assicurare il futuro della convivenza umana, la pace e la giustizia tra le nazioni. Questo è il messaggio di augurio e di fiducia che vi rivolgo a nome dell’Italia”.

Servizi TG1 ore 20

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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