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Eurobarometro sulla crisi, paure e speranze

 

Bruxelles, 24 luglio 2009 - Interrogati sulla situazione lavorativa, gli europei si mostrano pessimisti. Il 61% degli intervistati, stando a un sondaggio di Eurobarometro, pubblicato oggi, stima che le ripercussioni negative della crisi non siano ancora finite. Solo il 28% ritiene che la crisi abbia raggiunto già il suo apice e che adesso la situazione possa solo migliorare. L’11% invece non sa. A mostrarsi particolarmente preoccupati gli europei dei paesi baltici, con i lettoni in testa, ondata di pessimismo che coinvolge anche Cipro e Lussemburgo. Svezia e Danimarca contano invece il maggior numero di cittadini che ritiene che il periodo nero sia passato.

Per il portavoce della Commissione europea, Katharina von Schnurbein, la gente tende a giudicare come difficile la situazione generale, ma resta in fondo fiduciosa quando deve valutare la situazione del proprio lavoro. Infatti l’80% degli intervistati si dice ottimista sulle proprie capacità di conservare il lavoro nei prossimi mesi, e valuta con serenità il fatto che dal 2006 il tasso di disoccupazione sia aumentato. Si attestano al 38% i genitori che temono per il futuro lavorativo dei propri figli. Una preoccupazione che si fonda sul fatto che nel primo trimestre del 2009 il tasso di disoccupazione giovanile è cresciuto del 3,7% rispetto all’anno scorso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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