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Iran, lacrimogeni contro manifestanti e arresti

 

Teheran, 30 luglio 2009 - La polizia iraniana ha sparato gas lacrimogeni e arrestato alcuni manifestanti che partecipavano oggi alla commemorazione delle persone uccise nei disordini scoppiati dopo le contestate elezioni di giugno in Iran. Gli scontri di oggi sono iniziati quando centinaia di sostenitori del leader dell'opposizione Mirhossein Mousavi si sono riuniti per piangere Neda Agha-Soltan, uccisa lo scorso 20 giugno durante le proteste e le cui immagini hanno fatto il giro del mondo. Almeno 300 persone si sono riunite per la cerimonia in memoria della 26enne studentessa di musica nel cimitero Behesht-e Zahra di Teheran, salutando Mousavi, poi costretto dalla polizia ad andarsene, con inni e slogan.

I manifestanti si sono poi riuniti a Grand Mosala, luogo di preghiera nel centro di Teheran, dove si è dispiegata in forze anche la polizia, avendo le autorità respinto la richiesta di tenere una cerimonia sul posto. Alcuni dimostranti hanno dato fuoco ai bidoni della spazzatura quando la polizia ha tentato di fermarli per evitare che prendessero parte alla manifestazione.

Nonostante il divieto del clero a partecipare alla commemorazione, Mousavi e un altro candidato riformista, Mehdi Karoubi, hanno comunque accettato l'invito della madre di Neda per ricordare la morte della ragazza e delle altre vittime degli scontri presso la tomba della studentessa. Neda è stata uccisa il 20 giugno, quando i sostenitori di Mousavi si sono scontrati con le forze di polizia e con i miliziani di Basij a Teheran.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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