| Iran: test di nuovi missili, protesta Israele | 
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 Teheran, 27 settembre 2009 - Nuovi missili a corto raggio sono stati lanciati dal territorio iraniano nella mattinata di domenica e altri a più ampia gittata verranno testati a breve. Le manovre coincidono con il rientro in Iran del presidente Ahmadinejad, accolto da una folla in festa dopo il suo discorso all’assemblea delle Nazioni Unite. 
			
			Un’operazione, ha detto Teheran, che rientra nelle esercitazioni 
			militari preannunciate dai Guardiani della Rivoluzione. Parole che 
			non rassicurano l’Occidente, soprattutto dopo la scoperta di un 
			altro sito per l’arricchimento dell’uranio a Qom, oltre a quello di 
			Natanz.  Immediate le reazioni a quella che è stata letta, da Israele in primis, come un’ennesima provocazione: “Il cambiamento che dobbiamo vedere ora – dice il vice ministro degli esteri israeliano Danny Ayalon – è che il problema non sia più considerato un problema della comunità internazionale. Spetta all’Iran decidere di fermare volontariamente e volentieri il programma nucleare e i test sui missili, oppure ne pagherà il prezzo”. 
			IL 
			MINISTRO DEGLI ESTERI FRATTINI: "L'IRAN FERMI I MISSILI E DIALOGHI"
			 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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