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Clima, Napolitano: Italia faccia la sua parte


 

Roma, 26 ottobre 2009 - Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha auspicato che "l'Italia faccia la sua parte", in vista della conferenza sul clima di Copenaghen, e sottolineato come la salvaguardia dell’ambiente "resti al primo posto" nonostante l'innegabile ristrettezze imposte dalla crisi economica. "Il problema e' serio" ha detto ricevendo nei giardini del Quirinale i ragazzi vincitori di un concorso organizzato da Green Cross Italia, "i soldi sono pochi, bisogna vedere come destinarli, ma bisogna anche sapere che prima di ogni altra cosa viene l'ambiente in cui viviamo".

Poco prima di lui il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo aveva definito "importante" il fatto che a Copenaghen "si possa raggiungere un accordo globale", e aveva aggiunto "ci sono nel nostro paese situazioni di grave rischio idrogeologico. Bisogna intervenire con urgenza, c'è la crisi ma per l'ambiente le risorse sono spese bene. Non vanno vissute in contraddizione con la tutela del lavoro e della salute, anche perchè l'ambiente è un'occasione di crescita e di sviluppo".

"Importante l'impegno del governo per dare precedenza assoluta su tante altre cose" a queste problematiche, ha aggiunto Napolitano chiedendo che si garantiscano "investimenti per superare il dissesto idrogeologico" che rappresenta una vera propria piaga in molti punti del paese. "Mi fido", ha proseguito riferendosi al passo in cui il ministro Prestigiacomo aveva assicurato il proprio impegno e quello dell'esecutivo per l'ambiente. Poi, riferendosi alla recente tragedia di Messina ha sottolineato: "le case che sono crollate e sono state sepolte nel fango, con tanta gente dentro, in alcuni casi erano costruite abusivamente, in altre con dei permessi regolari. Occorre più severità e rigore per far rispettare i parametri di sicurezza, più impegno per far rispettare il suolo".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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