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Somalia, Ue: rafforzare operazione navale contro pirateria


 

Bruxelles, 26 novembre 2009 - Nel riconoscere il successo dell'operazione navale dell'Ue al largo della Somalia, il Parlamento europeo ne ha chiesto oggi la proroga e l'estensione del raggio d'azione, deplorando che un atteggiamento debole possa incoraggiare nuovi atti di pirateria. Ma ha insistito anche sulla necessità di affrontare le cause della pirateria: povertà e assenza dello Stato. L'Europarlamento ha condannato, poi, le violazioni dei diritti umani nel paese chiedendo l'immediata cessazione delle ostilità causa di una vera e propria catastrofe umanitaria.

Approvando con 479 voti favorevoli, 96 contrari e 54 astensioni una risoluzione sostenuta da tutti i gruppi politici (eccetto Verdi/ALE e GUE/NGL), il Parlamento europeo ha rilevato con grande soddisfazione che l'operazione navale dell'Ue ''Eunavfor Atalanta continua a contribuire con successo alla sicurezza marittima al largo della Somalia'' invitando, quindi, il Consiglio a prorogare l'operazione di un altro anno al termine dell'attuale mandato, che scade il 12 dicembre 2009, con una eventuale estensione verso sud della zona di operazione. Tuttavia si sottolinea che tale estensione ''non dovrebbe intaccare l'obiettivo centrale della missione, ossia la protezione dei convogli del Pam e di altre navi vulnerabili, come le navi mercantili e i pescherecci''. 

I deputati hanno rilevato, inoltre, che la pirateria ''potrà essere contrastata con successo solo affrontando le cause alla radice di tale fenomeno''. Queste, è precisato, ''vanno ricercate a terra, ossia nella povertà e nel fallimento dello Stato'', e ''possono essere eliminate solo attraverso la pace, lo sviluppo e la costruzione dello Stato in Somalia''. Tuttavia, fintanto che non sarà stata trovata una soluzione politica al problema dell'affidabilità della Somalia, ''sarà' necessario continuare a dare la precedenza alla strategia di sicurezza attuata mediante l'operazione Atalanta e addirittura rafforzarla, in termini di risorse impiegate e di allargamento dell'area in cui operano le forze dispiegate''.

Il Parlamento, inoltre, ha deplorato il fatto che ''un atteggiamento debole nei confronti delle richieste dei pirati somali, che escluda l'applicazione delle misure coercitive necessarie, potrebbe avere in futuro effetti controproducenti e indesiderabili, incoraggiando nuovi atti di pirateria nella zona''. Rammaricandosi che il 35-40% delle navi nella zona non siano registrate presso l'organo centrale di coordinamento della sicurezza marittima, il Parlamento europeo ha chiesto, infine, agli Stati membri di garantire che ciò avvenga ed esortato tutte le navi a seguire le raccomandazioni della ''Eunavfor-Atalanta'' per garantire il massimo livello di sicurezza possibile e ridurre in tal modo i rischi di attacchi o sequestri''.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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