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Alla cerimonia il Presidente Napolitano e i ministri Prestigiacomo e Tremonti

Le Dolomiti nella lista mondiale dell’Unesco

 

Auronzo di Cadore (Belluno), 25 agosto 2009 – “Tutelare il paesaggio e il patrimonio storico e artistico è responsabilità che dobbiamo assumerci noi cittadini, ciascuno di noi. Le Dolomiti con le Eolie confermano l'inscindibilità del patrimonio nazionale”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel suo intervento alla cerimonia per l'inserimento delle Dolomiti nel Patrimonio mondiale dell'Umanità dell'Unesco, ad Auronzo di Cadore, dove è stato accolto da un vero e proprio bagno di folla. Presenti alla cerimonia, oltre al capo dello Stato, il ministro dell'ambiente, Stefania Prestigiacomo, e il ministro dell'economia, Giulio Tremonti.

“Della ricchezza naturale e artistica dell'Italia - ha spiegato Napolitano - dobbiamo condividere non solo l'orgoglio ma anche la responsabilità. Abbiamo di fronte al mondo la responsabilità di salvaguardare questo grande patrimonio comune. Nella conservazione del patrimonio nazionale - ha sottolineato Napolitano - contano i comportamenti di ciascuno, che debbono essere rivolti non al cieco soddisfacimento di interessi particolari, ma alla salvaguardia della ricchezza comune, anche nell'interesse dei nostri figli e delle generazioni future. Con le Dolomiti - ha concluso - l'Italia raggiunge il primato di 44 siti iscritti nel Patrimonio mondiale dell'Umanità'”.

Nel suo intervento il ministro Prestigiacomo ha sottolineato che “le Dolomiti, un miracolo della natura e della geologia che abbracciano cinque province e tre regioni, sono riuscite a diventare anche un miracolo di efficienza amministrativa consentendo a una molteplicità di istituzioni di lavorare assieme, con lo stimolo e il coordinamento del ministero dell'ambiente, per conseguire un superiore obiettivo condiviso”. Secondo una proposta della Prestigiacomo, la sede della fondazione che gestirà il comprensorio Unesco delle Dolomiti sarà a rotazione fra le cinque province che ospitano la catena montuosa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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