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Iran, Ahmadinejad: "Via gli stranieri dalla regione”

 

Teheran, 22 settembre 2009 - "Le forze armate iraniane taglieranno le mani a chiunque provi ad attaccarci, prima che riescano a premere il grilletto". Queste le dichiarazioni del presidente Mahmoud Ahmadinejad, intervenuto oggi a Teheran alla parata dell'esercito della Repubblica islamica, trasmessa in diretta dalla tv pubblica 'Irib'.

"Nessuna potenza al mondo oserà al punto da sfidare l'Iran", ha affermato Ahmadinejad che ha aggiunto: "Oggi siamo forti come mai lo siamo stati. La nostra nazione è per la pace e per l'amicizia, ma non permetteremo alcuna violazione del nostro territorio e dei nostri diritti - ha continuato il presidente iraniano - che ha poi tuonato contro le truppe straniere di stanza nella regione, sostenendo che "la popolazione non tollererà ancora per altro tempo la loro presenza: come avete visto in Iraq e Afghanistan, la gente è ostile ai soldati stranieri".

Stamattina intanto un caccia iraniano è precipitato nel villaggio di Vali Abad, nella zona sud-est di Teheran, provocando la morte dei sette persone. Il velivolo si stava dirigendo verso la capitale, ma le forze armate iraniane smentiscono che fosse in qualche modo coinvolto nella parata militare. Secondo le prime indiscrezioni lo schianto sarebbe da addebitare a cause di natura tecnica.

In Iran oggi si è aperta 'la settimana della difesa sacra', durante la quale si ricorda la guerra con l'Iraq combattuta dal 1980 al 1988. Secondo quello che riferisce 'Irib', migliaia di soldati hanno sfilato davanti al palco delle autorità, seguiti dall'arsenale missilistico iraniano, tra cui i famigerati missili a lunga gittata Shahab-3. I giornalisti tv che hanno commentato la parata hanno spiegato che gli Shahab-3, interamente prodotti nella Repubblica islamica, possono colpire un obiettivo a duemila chilometri di distanza, come ad esempio Israele.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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