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Svizzera e Libia ristabiliscono i rapporti

 

Tripoli, 21 agosto 2009 - È arrivato in Libia con l’obiettivo di chiudere un anno di tensioni diplomatiche. Il presidente svizzero Hans-Rudolf Merz è venuto a chiedere scusa per l’arresto, nel luglio 2008, del figlio del leader libico Muammar Gheddafi e di sua moglie. Da allora le relazioni tra i due pesi si erano praticamente interrotte. Hannibal Gheddafi e la consorte, all’epoca incinta, erano stati arrestati a Ginevra per maltrattamenti nei confronti dei domestici. Uscirono di prigione due giorni dopo su pagamento di una cauzione di trecentomila euro.

Dopo l’arresto di Gheddafi la Libia ha adottato ritorsioni immediate con la sospensione delle consegne di petrolio libico a Berna. Due cittadini svizzeri sono inoltre bloccati in Libia dall’epoca dei fatti. L’accordo raggiunto tra Svizzera e Libia stabilisce che sarà istituito a Londra un tribunale arbitrale indipendente incaricato di indagare sulle circostanze del fermo della coppia Gheddafi. Se errori saranno stabiliti, i responsabili dovranno risponderne. I due svizzeri detenuti in Libia dovrebbero essere liberati nei prossimi giorni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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