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Vescovi europei fiduciosi entrata in vigore trattato Ue


 

Bruxelles, 20 novembre 2009 - I vescovi dei paesi Ue guardano con fiducia all'entrata in vigore, il prossimo primo dicembre, del Trattato di Lisbona che, insieme all'elezione del Parlamento e alle nomine del presidente e del ministro degli esteri dell'Ue, costituisce ''l'equipaggiamento per affrontare le sfide urgenti del prossimo decennio''. E' quanto si legge nel comunicato finale dell'assemblea plenaria della Comece, l'organismo che raccoglie le conferenza episcopali dei Paesi della Ue, che si è conclusa oggi a Bruxelles.

In queste settimane i rappresentanti dei vescovi europei stanno lavorando per formulare proposte concrete per l'applicazione dell'articolo 17 del Trattato, che prevede un ''dialogo aperto, trasparente e regolare'' tra istituzioni europee e Chiese.

''Finora è esistita una tradizione di relazioni e cooperazione con le istituzioni, basata sulla buona volontà da entrambe le parti. Ora vi sarà una base legale'', ha spiegato il segretario della Comece, p. Piotr Mazurkiewicz, che ha così sintetizzato gli aspetti positivi di quest'articolo: ''Garantisce il rispetto delle Chiese a livello nazionale nei loro rapporti con i reciproci Stati, ne rispetta l'identità e ne riconosce la peculiarità'', senza assimilarle a lobby o a Ong. ''Adesso - ha aggiunto - il dialogo potrà allargarsi a molti altri ambiti rispetto a quelli affrontati fino ad ora, alla luce della dottrina sociale della Chiesa''.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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