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Iran, 30 morti in un attentato contro capi tribali

 

Teheran, 18 ottobre 2009 - Un attentatore suicida ha ucciso circa 30 persone, fra le quali sei comandanti delle truppe di elite iraniane, le Guardie della Rivoluzione, facendosi esplodere in un attacco nell'instabile regione dell'Iran sudorientale. Altre 40 persone sono rimaste ferite.
L'emittente statale Irib ha detto che l'attentato è avvenuto nella mattinata all'ingresso di una sala conferenze nella città di Sarbaz nel Sistan-Baluchestan. Il kamikaze ha fatto saltare l'esplosivo che aveva addosso mentre stava per cominciare una riunione dei capi tribali,

Fra i sei comandanti uccisi si conosce l'identità di due generali: il vice capo delle forze di terra delle Guardie, il generale Nourali Shoushtari, e il comandante delle Guardie della provincia del Sistan-Baluchestan, il generale Mohammadzadeh. Shoushtari era anche un alto ufficiale della forza d'elite delle Guardie, la Quods, secondo quanto riferiscono i media.

La televisione di Stato ha attribuito l'attentato a un gruppo ribelle sunnita chiamato Jundollah (i soldati di Allah) collegato, da alcuni analisti, ai talebani del confinante Pakistan. La provincia è stata, con una certa frequenza, teatro di scontri fra le forze di sicurezza, i ribelli sunniti e i trafficanti di droga. L'Iran accusa gli Stati Uniti di dare sostegno agli Jundollah per creare instabilità nel Paese. Washington respinge però l'addebito. Lo stesso gruppo ribelle dice di combattere per i diritti della minoranza sunnita nella Repubblica islamica.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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