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I lavori del Parlamento europeo

Risoluzione sulla sicurezza energetica

 

Strasburgo, 17 settembre 2009 - Occorre fare di più per prevenire future interruzioni delle forniture di gas e rivedere i meccanismi di allerta rapida (che si sono rivelati inefficienti durante la crisi energetica russo-ucraina). E' quanto sostiene una risoluzione adottata oggi dal Parlamento europeo e indirizzata alla Commissione europea. I deputati chiedono poi di aumentare la capacità di stoccaggio del gas e di migliorare le interconnessioni.

Il Parlamento reitera il suo appello a favore di una politica estera europea comune in materia di sicurezza energetica. A suo parere, inoltre, il rafforzamento della rete di corrispondenti per la sicurezza energetica (Nesco) dovrebbe contribuire a evitare future interruzioni delle forniture. I deputati accolgono con favore l'accordo sul finanziamento dei progetti infrastrutturali previsto dal Piano europeo di ripresa economica (250 milioni di euro), così come l'idea di dotare l'Ue di una nuova "super rete" europea per l'elettricità e il gas.

I deputati invitano la Commissione ad agire contro i tentativi di scalate ostili da parte di entità straniere "non trasparenti" nel mercato dell'energia dell'Ue, ad esempio la recente acquisizione da parte della Surgutneftegaz di una quota azionaria della società petrolchimica ungherese MOL e l'acquisto del 20% dell’impianto commerciale e di stoccaggio austriaco di Baumgarten da parte di Centrex.

La risoluzione sostiene che l'Ue dovrebbe inoltre avviare un dialogo con i suoi principali fornitori energetici, senza però esimersi da un dialogo franco sui diritti dell'uomo. In proposito afferma che i diritti dell'uomo e la sicurezza energetica dovrebbero rappresentare una priorità per il prossimo vertice UE-Russia e diventare parte integrante del nuovo accordo tra i due partner.

Tra le priorità del Parlamento figura il collegamento dell'Ue a nuove fonti di gas dal Medio Oriente e dalla regione del Mar Caspio, indipendentemente da una particolare società o gasdotto. Il progetto Nabucco, secondo i deputati, aiuterà l'Ue a ridurre la dipendenza dalle forniture russe e l'iniziativa Desertec utilizzerà su vasta scala le potenzialità dell'energia solare in Medio Oriente e Nord Africa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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