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Emblematica dimostrazione del Governo di Malè riunito sottàcqua

Clima, appello delle Maldive per rischio sommersione 

 

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Malé, 17 ottobre 2009 – Singolare iniziativa del governo delle Maldive che ha tenuto oggi una riunione subacquea del Consiglio dei ministri, a quattro metri di profondità, per richiamare l’attenzione del mondo sulla minaccia che il riscaldamento globale e il conseguente aumento del livello dei mari rappresenta per l'arcipelago dell'Oceano indiano, che rischia di essere completamente sommerso.

Il presidente Mohammed Nasheed e i 14 ministri del governo di Malé, indossate le mute subacquee, le maschere e le bombole, sono scesi nelle acque cristalline di una laguna radunandosi attorno ad un tavolo allestito per l’occasione e hanno firmato un documento che chiede ai governi di tutto il mondo di ridurre le emissioni di CO2. Un appello lanciato in vista della Conferenza internazionale sui cambiamenti climatici, promossa dalle Nazioni Unite, che si terrà a Copenaghen dal 7 al 18 dicembre. 

Nasheed e i ministri hanno firmato l’appello su una lavagna di plastica usando colori a prova d'acqua. “Dobbiamo unirci in uno sforzo da guerra mondiale per bloccare ulteriori aumenti delle temperature”, dice il messaggio. “Il cambiamento climatico è in corso e minaccia i diritti e la sicurezza di tutti, sulla Terra”.

La riunione, durata mezz’ora, è stata trasmessa dalla tv. Ai reporter che lo hanno intervistato appena è riemerso, il presidente Nasheed ha affermato:“Stiamo cercando di far sapere al mondo cosa succede e cosa succederà alle Maldive se il cambiamento climatico non verrà posto sotto controllo”.

Le Maldive sono un complesso di 1.192 atolli che si trovano in media a 1,5 metri sopra il livello del mare, numeri che valgono all'arcipelago il poco invidiabile record di nazione più bassa del mondo: il punto più alto è a 2,30 metri, mentre la gran parte degli atolli sono sotto il metro. Si calcola che entro il 2100 il Paese potrebbe scomparire a causa dell'innalzamento del livello del mare e il rischio è così concreto che gli oltre 300mila maldiviani si stanno organizzando per traslocare in un altro Stato. Tra le possibili destinazioni Australia, India o Sri Lanka. Case e terreni verrebbero acquistati con un fondo sovrano ad hoc e mediante un regolare trattato internazionale.

Video Tg1 sulla riunione subacquea

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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