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Cadrà il segreto su morte giornalisti De Paolo e Toni 

 

Roma, 15 ottobre 2009 - Cade, anche se solo in parte, il segreto di Stato posto sugli ultimi istanti di vita dei giornalisti Graziella De Paolo e Italo Toni assassinati a Beirut, in Libano, nel1980 mentre stavano realizzando un'inchiesta sulla guerra civile. L'annuncio è venuto stamane dal presidente del Copasir, Francesco Rutelli, che ha tenuto una conferenza stampa alla presenza dei genitori e dei legali dei due giornalisti assassinati che lo hanno ringraziato per l'impegno assunto.

A sbloccare la decisione, assecondando così la specifica richiesta dei genitori, è stato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che ha comunicato la decisione in una lettera inviata allo stesso presidente del Copasir. Rifacendosi alla normativa che regola il segreto di Stato, il premier informa di aver dato “apposite indicazioni all'Aise” perché si compia “un'attenta rivisitazione del carteggio” relativo a quel tragico avvenimento e, quindi, perché si possa “prendere in considerazione la possibilità di liberare dal vincolo, anche prima del termine del 31 dicembre 2010, tutta la documentazione non strettamente pertinente agli interessi protetti”. Un termine questo che, ha annunciato oggi il presidente Rutelli, verrà, invece, ulteriormente anticipato “si spera entro la fine di questo anno”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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