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Francia Tlc, allarme per la catena di suicidi

 

Parigi, 12 settembre 2009 - Che sta succedendo tra i lavoratori di France Telecom? Se lo chiedono in molti, dopo l’ennesimo suicidio registrato tra i dipendenti dell’ex monopolista delle telecomunicazioni. A togliersi la vita, gettandosi dal quarto piano, una trentaduenne, morta poco dopo in ospedale. Con questo sono 23 i suicidi in 18 mesi, a cui si aggiungono altri dieci tentativi di darsi la morte. Il gigante delle telecomunicazioni francese dal 2002 ha licenziato quarantamila addetti, ristrutturando drasticamente le attività.

Nell’ambiente di lavoro si raccolgono queste considerazioni: “La gente cambia posto, cambia capi, cambia linee produttive. Questo porta a tagliare i legami sociali con i compagni di lavoro, e a generare un senso di isolamento e di fragilità. Se accade un inconveniente, al lavoro o nella vita privata, questo finisce per rendere le persone ancora più fragili e sofferenti”. Altri dipendenti osservano che “lo Stato, che è il primo azionista, dovrebbe proteggere le condizioni di vita delle centomila persone che lavorano per France Telecom”. Secondo i dati di una ricerca dell’Organizzazione mondiale per la Sanità, la Francia è tra i paesi con il più alto tasso di suicidi in Europa, con 17,8 suicidi ogni centomila abitanti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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