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Italia, in vigore il decreto sicurezza

 

Roma, 8 agosto 2009 - Entra in vigore il decreto sicurezza che introduce anche il reato di clandestinità. I volontari dovranno essere iscritti in appositi albi, saranno sottoposti a test psicologici e si darà la priorità ad ex agenti. Non avranno armi, ma una formazione per segnalare alle forze dell’ordine situazioni di pericolo o disagio.

Le principali novità in materia di sicurezza pubblica, sono:
- introduzione del reato di immigrazione clandestina;
- matrimoni misti più difficili, se di comodo. Infatti per ottenere la cittadinanza italiana non sarà più sufficiente il matrimonio ma anche che il coniuge, straniero o apolide, di cittadino italiano sia residente da almeno due anni in Italia (oppure tre anni se la residenza all’estero);
- nuove norme in materia di occupazione del suolo pubblico con modifica dell’articolo 20 cds e segnalazione obbligatoria alla Guardia di Finanza per accertamento fiscale in determinati casi di violazione alle prescrizioni;
- contrasto all’impiego di minori nell’attività di accattonaggio con misure che prevedono anche la decadenza della potestà genitoriale;
- misure in materia di confisca dei beni di provenienza illecita;
- possibilità per i sindaci di avvalersi della collaborazione di associazioni di cittadini non armati in grado di segnalare casi di disagio sociale o che rechino pregiudizio alla sicurezza (c.d. ronde cittadine a condizione che operino non armate);
- aumento a 180 giorni del periodo di permanenza dei clandestini nei “centri di identificazione ed espulsione”;
- reintroduzione del reato di oltraggio a pubblico ufficiale, con possibilità per il cittadino di ottenere la decadenza del reato previo risarcimento del danno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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