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Ue, procedura deficit eccessivo per Italia e altri 8 paesi

 

Bruxelles, 7 ottobre 2009 - L’Ue ha avviato la procedura per deficit eccessivo nei confronti dell’Italia e di altri 8 paesi tra cui la Germania. Salgono così a 20 su 27 membri con i conti non in ordine. Immediata la replica del ministero del Tesoro: as usual, solo 7 Paesi sono in linea.

Gli altri otto paesi che hanno notificato a Bruxelles uno sforamento del patto di stabilità (che prevede che il rapporto deficit/Pil non superi il 3%) sono Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Germania, Olanda, Portogallo, Slovenia e Slovacchia. Era già partita una raccomandazione per Grecia, Irlanda, Francia, Spagna, Romania, Lettonia, Malta, Lituania, Polonia, Regno Unito e Ungheria. Secondo gli esperti di Bruxelles, è previsto «un disavanzo per il 2009 al 3,7% del Pil in aprile, mentre secondo le nuove proiezioni pubblicate in luglio dovrebbe raggiungere il 5,3%. Si tratta di un disavanzo al di sopra e non vicino al valore di riferimento del 3%. Questo eccesso può essere qualificato come eccezionale ai sensi del Trattato e del patto di stabilità, ma non può essere considerato come temporaneo».

Secondo punto dolente: il debito pubblico, “costantemente ben al di sopra del valore di riferimento previsto da Maastricht al 60% del Pil”. Ora si prevede per il 2009 un 115,1% del Pil e secondo la Commissione Europea, “non si può dire che siamo di fronte ad una diminuzione sufficiente ai sensi del Trattato e del patto di stabilità e di crescita”. Per il commissario Ue agli affari economici e monetari, Joaquin Almunia il patto di stabilità europeo “è abbastanza flessibile da conciliare stimoli fiscali di breve periodo con il consolidamento dei conti pubblici nel medio termine. È inoltre il momento – ha aggiunto - di definire exit strategy coordinate affinchè, al momento giusto, possiamo iniziare ad abbassare i crescenti livelli di debito”.

Il ministero del Tesoro, guidato da Giulio Tremonti, fa notare che 20 su 27 Paesi dell’Unione europea sono in deficit "eccessivo" e dunque si fa prima a dire quelli che non lo sono. In questi termini, sottolinea il dicastero di via XX Settembre “oltre il 90% del Pil europeo è in deficit eccessivo”. Il Tesoro evidenzia come “basti notare che, se diversi altri paesi sono al di sopra del 10%, l’Italia è intorno al 5%, quindi meno della metà. In realtà non è eccezionale la situazione italiana - sottolinea - ma è eccezionale, per effetto della crisi, la situazione europea e mondiale. Questo non vuol dire che anche in Italia non ci si deve impegnare per riequilibrare quanto prima possibile i conti”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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