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Scoperta presso Rieti la villa di Vespasiano

 

Roma, 6 agosto 2009 - I resti di una villa che con tutta probabilità apparteneva all'imperatore Vespasiano sono stati portati alla luce da un'equipe internazionale di archeologi in una zona che si trova a circa 70 chilometri a nord di Roma, in provincia di Rieti, nei territori dell'Antica Sabina. Secondo il professore Filippo Coarelli dell'Università di Perugia, che dirige gli scavi, le ville di quest'epoca generalmente non riportano iscrizioni, il che rende difficile identificarne i proprietari. “Ma – ha aggiunto - ci sono molti indizi, compresa la sua collocazione geografica, che fanno pensare che si tratti della villa in cui Vespasiano è nato”.

Formata da un complesso di 14 mila metri quadrati, l'edificio colpisce per il suo lusso, con le sale dei ricevimenti decorati con marmi policromi e con le terme private. Una villa del genere, secondo gli archeologi, non poteva che essere stata realizzata per una famiglia ricca, come quella del padre di Vespasiano. Tito Flavio Vespasiano divenne imperatore di Roma nel 69 dopo Cristo, ponendo fine ad un periodo di instabilità che aveva fatto seguito alla morte di Nerone. Vespasiano governò sulla città fino al 79, diede il via alla dinastia dei Flavi ed legò il suo nome all'avvio dei lavori per la realizzazione del Colosseo (che fu inaugurato da Tito nell'80) e ai meno nobili, ma sicuramente utili bagni pubblici, per i quali introdusse una forma di tassazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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