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Wto, vertice a New Delhi sul commercio mondiale

 

New Delhi, 4 settembre 2009 - Un accordo tra tutti i Paesi membri “per un consenso forte e unanime che i capi negoziatori e i tecnici di alto livello riprendano a trattare il 14 settembre prossimo a Ginevra”. Anand Sharma, ministro al commercio indiano, ha definito il principale risultato raggiunto al vertice del WTO, l'Organizzazione mondiale del commercio, la “rottura di un empasse”, dai ministri dei 35 paesi aderenti. Le Ong presenti nell'ambito del network “Our world is not for sale”, tra cui l'italiana “Fair”, e i sindacati agricoli “La via campesina” e l'”Asian peasant coalition” definiscono il risultato “imbarazzante” e un “nulla di fatto”, rilevando per di più che l'incontro è durato in realtà un giorno in meno del previsto. 

Tutto rinviato al 14 di questo mese, in vista dell'incontro del G20 a Pittsburgh, per provare a mettere insieme sulle rive del lago Lemano tutti i punti rimasti aperti e cercare di chiuderli entro il 2010. “Abbiamo raggiunto l'accordo di intensificare i negoziati”, ha affermato Sharma nella conferenza stampa di chiusura, spiegando che il principale traguardo tagliato è stato quello di raccogliere in un unico invito quelli che i diversi gruppi d'interesse - G20 e G8 in Abruzzo da ultimi - hanno rivolto a se stessi negli anni e mesi scorsi per una conclusione ambiziosa del Doha round. In realtà da questo vertice sarebbero dovute già uscire delle indicazioni concrete di modalità di riduzione delle tariffe e dei dazi nei principali capitoli negoziali - ricordano le Ong -. Ma ciò non è successo”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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