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Finanze Ue, “exit strategy” a ripresa consolidata

 

Gotemburgo, 1 ottobre 2009 - Il momento per disegnare le “exit strategy” dalle misure eccezionali anti-crisi è ‘‘adesso’‘, ma per metterle in atto bisognerà attendere che la ripresa sia consolidata. Le strategie di uscita, dunque, dovranno essere implementate a partire dal 2011. E’ questo il parere emesso nel vertice di Gotemburgo dai ministri delle finanze dei 27 paesi dell’Unione europea. “Tutte le politiche strutturali devono essere messe in opera” è il parere del presidente dell’ Eurogruppo il lussemburghese Jean-Claude Juncker.

Il problema è che senza una politica comune per risanare i conti pubblici deteriorati dalla crisi c‘è il rischio, richiamata dal presidente di turno lo svedese Borg, che il debito pubblico dei paesi dell’Unione arrivi al 100 per cento del prodotto interno lordo. Uno sforzo è necessario per mettere in atto le riforme strutturali anche per rafforzare la domanda di occupazione e la flessibilità del mercato del lavoro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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