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Iran, processo contro gli oppositori di Ahmadinejad

 

Teheran, 1 agosto 2009 - E’ iniziato in Iran il processo a carico degli oppositori di Mahmoud Ahmadinejad. Si tratta delle prime persone ad essere processate dopo le violenze post-elettorali. Devono rispondere, tra l’altro, di attentato alla sicurezza nazionale, per questo capo di accusa, rischiano la pena di morte. Tra gli imputati – imprecisato il numero – ci sono giornalisti, avvocati, ma anche figure politiche di spicco, come alcuni ex ministri.

A sostegno dell’ex candidato presidenziale moderato Mir Hossein Moussavi, i manifestanti hanno invaso le strade di Teheran dopo il contestato voto del 12 giugno che ha segnato la rielezione dell’ultraconservatore Mahmoud Ahmadinejad. I disordini che ne sono seguiti hanno scatenato la peggiore crisi nel Paese dalla rivoluzione islamica del 1979. Gli oppositori denunciano brogli, la leadership accusa l’Occidente di avere fomentato la rivolta.

Negli scontri sono morte almeno 30 persone. Giovedì in migliaia si sono riuniti nella capitale iraniana per ricordarle, proprio quando è imminente l’insediamento di Mahmoud Ahmadinejad

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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