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				| Newsletter n°
				121 , 3 dicembre 2009
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				In occasione della riunione ministeriale della Nato in 
				corso oggi e domani a Bruxelles, Stefano Silvestri 
				discute dei dilemmi strategici dell’alleanza.  
				 
				Cresce fra gli italiani il timore per l’immigrazione, ma 
				le politiche di integrazione raccolgono un ampio consenso. È il 
				risultato un po’ a sorpresa su cui si sofferma Raffaello 
				Matarazzo commentando il sondaggio Transatlantic Trends 
				sull’immigrazione appena pubblicato, che mette a confronto la 
				percezione del fenomeno migratorio negli Stati Uniti e nei 
				principali paesi europei. 
				 
				La visita di Berlusconi in Bielorussia ha suscitato molti 
				commenti critici. Joerg Forbrig pone l’accento sulle 
				debolezze e contraddizioni della politica dell’Ue verso il 
				regime di Lukashenko.  
				 
				Michele Comelli sottolinea le nuove potenzialità della 
				politica estera europea dopo l’entrata in vigore del 
				Trattato di Lisbona. 
				 
				A West Point Obama ha annunciato una nuova strategia per 
				l’Afghanistan. Alessandro Marrone ne esamina 
				novità e limiti. 
				 
				A pochi giorni dall’inizio della conferenza dell’Onu sul 
				cambiamento climatico le speranze che si stipuli un nuovo 
				trattato per la riduzione delle emissioni sembrano sfumate. 
				Tuttavia a Copenaghen potrebbero essere lanciate, spiega 
				Filippo Chiesa, una serie di iniziative per avviare 
				l’economia mondiale verso uno sviluppo più sostenibile. 
				 
				
				Transatlantic Trends 2009, Immigration 
				 
				Libro del mese:
				
				The European Neighbourhood Policy and the Southern 
				Mediterranean 
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				Il dubbio amletico della Nato - 
				Stefano Silvestri 
				Il Generale MacArthur nel 1951, costretto dal Presidente Truman 
				ad abbandonare il suo comando nella Guerra di Corea, citò di 
				fronte al Congresso americano una vecchia ballata apprezzata dai 
				cadetti di West Point, all’inizio del XX secolo: “Old soldiers 
				never die, they just fade away”. Questo strano destino sembra 
				incombere anche sull’Alleanza Atlantica, malgrado le tante buone 
				parole che tutti i governi alleati stanno spendendo a suo favore 
				in questi mesi. ... 
				
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				L’Italia e l’immigrazione, tra 
				fobie e integrazione - Raffaello Matarazzo 
				La crisi economica ha acuito la preoccupazione per gli effetti 
				dell’immigrazione in Italia, in Europa e negli Stati Uniti, ma 
				non in modo drammatico: gli immigrati non sono diventati i capri 
				espiatori della crisi. Su entrambe le sponde dell’Atlantico, 
				inoltre, un’ampia maggioranza continua ad essere favorevole a 
				politiche attive per l’integrazione. .. 
				
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				L’incontro Berlusconi-Lukashenko e 
				la politica di appeasement dell’Ue - Joerg Forbrig 
				Il 2009 è stato un anno di celebrazioni per le pacifiche 
				rivoluzioni del 1989, che non a torto vengono viste come un 
				evento storico cruciale per il progresso della democrazia, della 
				libertà e dei diritti umani. Tuttavia quest’anno si è avuto 
				anche un rapido riavvicinamento – ma si dovrebbe parlare di 
				appeasement secondo alcuni - con uno dei peggiori autocrati a 
				livello mondiale: il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko. 
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				Le potenzialità della politica 
				estera europea con il Trattato di Lisbona - Michele Comelli 
				Martedì 1 dicembre 2009 si è concluso per l’Unione europea il 
				tormentone del processo di ratifica della Costituzione europea, 
				poi diventata semplicemente Trattato di Lisbona. È così giunto 
				finalmente a compimento il lungo cammino intrapreso a Laeken nel 
				dicembre del 2001, quando i leader europei concordarono sulla 
				necessità di riformare i trattati esistenti al fine di giungere, 
				tra le altre cose, ad una politica estera più efficace e 
				coerente. .. 
				
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				L’incerta scelta strategica di 
				Obama sull’Afghanistan - Alessandro Marrone 
				La nuova strategia sull’Afghanistan presentata il primo dicembre 
				dal presidente americano Barack Obama a West Point limita gli 
				obiettivi della missione, fissando l’inizio del ritiro americano 
				nel 2011, attua un surge immediato di 30.000 uomini, e cambia il 
				senso politico della guerra. Lo scopo è “smantellare e 
				distruggere Al Qaeda” per evitare che possa condurre nuovi 
				attacchi contro gli Stati Uniti. ... 
				
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				Cosa aspettarsi da Copenaghen - 
				Filippo Chiesa 
				A pochi giorni dall’inizio della conferenza delle Nazioni Unite 
				sul cambiamento climatico - che si terrà a Copenaghen dal 7 al 
				18 dicembre - le speranze che vi si stipuli un trattato globale 
				per la riduzione delle emissioni dei gas ad effetto serra 
				sembrano essere sfumate. A Copenaghen potrebbero però essere 
				avviate una serie di iniziative concrete per aprire la strada ad 
				una transizione verso un’economia mondiale più sostenibile. .. 
				
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