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Ecofin: exit strategy per banche, primo orizzonte 2010


 

Bruxelles, 30 novembre 2009 - Nonostante la crisi del Dubai abbia provocato nuove increspature sui mercati finanziari, mercoledì prossimo i ministri delle Finanze europei nel vertice mensile dell'Ecofin discuteranno l'eventuale rimozione delle misure straordinarie per il settore finanziario europeo.

Nell'agenda dell'Ecofin c'è un nuovo capitolo sulle strategie d'uscita per le politiche fiscali - con la discussione sulle procedure di deficit eccessivo proposte dalla Commissione - ma i ministri inizieranno anche a confrontarsi sui tre interventi messi in campo a favore delle banche: le garanzie di stato per le emissioni bancarie, gli interventi dello Stato nel capitale delle banche e i piani di trasferimento degli asset tossici.

Si tratta di argomenti non meno spinosi di quelli relativi a deficit e debito pubblico dal momento che l'utilizzo degli aiuti alle banche è stato disomogeneo tra i paesi europei, con effetti rilevanti sulla concorrenza tra gli istituti dei diversi paesi.

Il documento preparato dai tecnici per l'Ecofin stabilisce la sequenza delle exit strategy, che vedrà prima il phase-out delle garanzie sulle emissioni bancarie, poi il ritiro degli interventi governativi nel capitale degli istituti e infine la cessazione delle misure di trasferimento degli asset tossici.

Sul fronte delle garanzie alle emissioni bancarie, "molti Paesi chiederanno alla Commissione Ue il rinnovo degli schemi di garanzia che stanno scadendo: lo scenario di base è che ci sarà un'uscita graduale nel corso del 2010", dice la fonte vicina ai lavori preparatori per l'Ecofin.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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